Avere delle credenze ottimistiche rende maggiormente efficace il nostro modo di pensare e di agire.
L'ottimista, fra l'altro, generalmente pensa che:
* Non ci sono fallimenti, ma solo risultati: ogni esperienza è quindi utile;
* L'uomo non è creato dalle circostanze, ma è lui a crearle;
* Nulla è dovuto unicamente al caso, ma l'individuo è sempre in vario modo responsabile di come vive
* La realtà è più complessa delle rappresentazioni mentali che ne abbiamo, e niente è solo positivo o solo negativo.
Diventare ottimisti è possibile anche per i pessimisti, che possono mantenere degli atteggiamenti pessimistici per le circostanze che lo richiedano.
L'ottimismo va usato infatti con moderazione. Per esempio:
- Per un progetto che riguardi un futuro incerto e rischioso;
- Per consigli a persone il cui futuro non si
presenti propizio
(si potrà eventualmente usarlo in un secondo tempo)
- Se si vuole risultare sensibili ai problemi altrui
IMPARARE L'OTTIMISMO
I pensieri pessimistici fanno parte ininterrottamente del contenuto della nostra psiche ed inoltre attraggono la nostra attenzione.
Non si fanno dimenticare poichè l'evoluzione ha previsto che gli adulti si preoccupino continuamente per la sopravvivenza, lasciando l'ottimismo solo ai bambini che non hanno ancora subìto imprinting troppo negativi.
Questi residui arcaici, dovuti alle necessità di una dura lotta per la sopravvivenza in situazioni di pericolo mortale, oggi servono sempre meno e diventano, un peso inutile, talvolta insostenibile, del quale è tuttavia possibile sbarazzarsi ricorrendo ad alcune tecniche adeguate:
1) DISTRAZIONE
Ad esempio, si può bloccare le "ruminazioni" dicendo STOP o guardando un cartello predisposto, sul quale è scritta in rosso questa parola, o limitandosi a "immaginare" di gustare il dolce preferito, o scegliendo un oggetto da toccare, annusare, far risuonare ecc., in modo da saturare i sensi.
E' un sistema di "spostamento dell'attenzione" usato dagli attori, per evocare gli stati d'animo necessari a "far vivere" i personaggi da che interpretare.
Per poter affrontare i pensieri personali a tempo e luogo debito, si può dire: "Adesso stop, ci penserò più tardi (precisare quando!)"
2) DISCUSSIONE
A - PROVE: Qual'è la prova a favore di questa credenza?
A differenza dell'uso del "pensiero positivo", che è impraticabile per molti, l'ottimismo appreso verifica la correttezza delle credenze.
Occorre dunque che il pensiero sia "non-negativo" più che ingiustificatamente positivo.
B - ALTERNATIVE:
La maggior parte degli eventi ha molte cause, perciò occorre chiedersi: "C'è un modo meno distruttivo di affrontare il problema?" e procedere analizzando tutte le possibili cause, per concentrarsi su
* quelle che possono cambiare;
* che sono specifiche;
* che non sono personali
C - IMPLICAZIONI:
Se la credenza negativa riguardo a se stessi è fondata, occorre evitare comunque di catastrofizzare.
D - UTILITA': Avere una certa credenza è di qualche utilità, o è vero il contrario?
Esaminare la credenza sotto il profilo della utilità e se risulta nociva, senza la possibilità di cambiarla nell'immediato, distrarsi allo scopo di non darle spazio.
OTTIMISMO COME SCELTA
IL PESSIMISMO RISULTA ESSERE SOSTANZIALMENTE UN ATTEGGIAMENTO MENTALE AUTOMATICO, INVOLONTARIO:
UNA PESSIMA ABITUDINE.
E' UN ABITATORE CLANDESTINO DELLA NOSTRA PSICHE, CHE SCIPPA E SCIUPA OGNI GIORNO MOLTE DELLE NOSTRE MIGLIORI RISORSE E OPPORTUNITA'.
L'OTTIMISMO PUO' DIVENTARE INVECE UNA SCELTA, IL RISULTATO DI UN ATTO DI VOLONTA', CON CUI DECIDIAMO DI ORIENTARE CONSAPEVOLMENTE IL NOSTRO COMPORTAMENTO.
IL NOSTRO IO PIU' RIFLESSIVO E PROFONDO VIENE COSI' ADDESTRATO AD ASSUMERE PROGRESSIVAMENTE LA RESPONSABILITA' DI DIRIGERE LA NOSTRA VITA, E A NON SUBIRE PIU' PASSIVAMENTE L'INFLUSSO DI QUALCHE SUBPERSONALITA', DEGLI ALTRI O DEL CASO.
.....Anche perchè il Caso sembra paradossalmente favorire chi ha meno problemi.
Per dirla popolarmente:
LA FORTUNA E' CIECA
MA LA SFIGA CI VEDE BENISSIMO
...accanendosi peraltro in modo particolarmente
perverso proprio contro i pessimisti:
come se il loro stesso atteggiamento fosse una potente
calamita che attrae l'insuccesso, permettendo loro di avere
la conferma della validità di un modo negativo di pensare:
"Avete visto? Avevo ragione io a pensare che andava male!"
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Operazione Bollinatura
Martin Seligman (psicologo cognitivista, padre, con A.Ellis, del metodo ABC+DE) sostiene che il pessimismo deriva da una programmazione che appartiene all'infanzia e ipotizza che il faticoso percorso dell'evoluzione umana abbia reso il nostro sistema nervoso particolarmente sensibile nel percepire e memorizzare gli eventi negativi e pericolosi, allo scopo di prevenirli e combatterli, e lo abbia reso invece debolmente ricettivo nei confronti degli eventi positivi, i quali non costituiscono evidentemente un pericolo per la sopravvivenza.
Dal canto suo uno psicologo giapponese sostiene che, nella vita di coppia, per pareggiare gli effetti di un solo apprezzamento negativo, occorrerebbero ben cinque apprezzamenti positivi.
Occorre dunque rieducare il nostro sistema nervoso con
un apposito addestramento, affinchè ad un pessimismo
ormai inutile subentri un efficace tipo di ottimismo:
non certo un "pensiero positivo" a qualunque costo, ma
una ottimizzazione pratica e intelligente delle energie
psicofisiche del tempo di vita di cui possiamo disporre.
BOLLINI
La "bollinatura" è un mezzo di accrescimento dell'autostima che si è rivelato sorprendentemente efficace, se finalizzato al rinforzo quotidiano di comportamenti e pensieri apprezzabili, da far crescere.
Come sanno gli educatori sensibili e ben preparati, sottolineare ripetutamente gli errori di un bambino produce la crescita degli stessi errori che, nutriti di emozioni pesantemente negative, prendono sempre più spazio nella psiche infantile.
Viceversa, è dimostrato che aumenta il numero di compiti e di comportamenti corretti, se apprezzati e premiati.
In effetti,
la gioia nell'apprendere è una forza rivoluzionaria (R. Assagioli)
Anche nel mondo del lavoro, un riconoscimento negativo da un dirigente ad un suo dipendente si dice abbia su questi l'effetto psicologico che avrebbe una ritenuta sullo stipendio.
Bollinate, dunque, senza eccessivi scrupoli: per incominciare, meglio non essere avari!
Dove? Dovunque i bollini siano facilmente visibili: in auto (su parabrezza, cruscotto ecc.), in bici (sul campanello), in casa (su computer, telefono, fronte: propria o di persona...consenziente!)
VOLONTA' E LIBERTA'
"Capii che ero libero di assumere uno fra molti atteggiamenti nei confronti di questa situazione, che potevo darle il valore che volevo io, e che stava a me decidere in che modo utilizzarla...